L’era glaciale 4 – Continenti alla deriva

Regia: Steve Martino e Mike Thurmeier
Anno
: 2012

Nelle sale italiane, il quarto capitolo della fortunata serie de L’era Glaciale, iniziata nel 2002.
La Blue Sky Studios, riporta sullo schermo gli animali preistorici più divertenti di tutti i tempi, pronti a farci vivere una nuova esilarante avventura, inserendo nella storia anche nuovissimi personaggi tutti da conoscere.

La storia riprende qualche anno dopo la fine del terzo capitolo: Scrat sta ancora cercando la sua adorata ghianda, mentre Manny e Allie sono alle prese con le prime cotte adolescenziali di Pesca, la loro cucciola di mammut. Sid, nel frattempo, ha ritrovato la sua famiglia, che però lo abbandona nuovamente lasciandogli a carico un nuovo divertente personaggio: sua nonna. Diego vive la sua routine quotidiana fino a quando la separazione dei continenti,porterà i tre amici a conoscere un pirata che li prenderà in ostaggio.  È proprio qui che Diego farà la conoscenza di quello che sarà il suo nuovo amore: Shira. Per salvarsi da Sbudella, il pirata, Manny e i suoi amici gli ruberanno la nave che nel corso del film si inabisserà, proprio come fece il Titanic:  la celebre nave che affondò a causa di un iceberg, nel 1912 e da cui venne creato l’omonimo film diretto da James Cameron nel 1997.

Dopo queste pericolose, ma allo stesso tempo divertenti avventure, Manny e i suoi amici torneranno a casa sani e salvi.

Insomma, 94 minuti di puro divertimento.  E soprattutto 94 minuti con la speranza che Scrat riesca finalmente ad avere quella ghianda e  mangiarsela. Ma forse Steve Martino (Ortone e il mondo dei chi, 2008) e Mike Thurmeier non vogliono che questo sia l’ultimo capitolo della saga preferita da bambini e adulti, quindi per Scrat è probabile che ci sarà ancora da combattere per avere quello che cerca, ormai, da anni.

Un film d’animazione strepitoso con una grafica mozzafiato, che ci lascia ogni volta a bocca aperta e sempre con la voglia di andare al cinema. Un film pieno di sentimenti come amore e amicizia che commuove ma fa ridere allo stesso tempo. Un film con citazioni che rimandano a Braveheart (Mel Gibson, 1995)  quando i piccoli criceti riprendono la scena della battaglia dello storico lungometraggio e a i Pirati Dei Caraibi (Gore Verbinski,2006).
La morale del film è sempre la stessa:  la diversità ci rende unici.

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