Le Streghe di Salem (The Lords of Salem, Rob Zombie, 2012) è il settimo film di Rob Zombie, ormai affermato regista horror, ottimamente destreggiatosi, nella sua carriera, tra scenografie originali e remake, come La casa dei 1000 corpi (House of 1000 corpses, 2003), La casa del diavolo (The Devil’s Rejects, 2005) e Halloween (Halloween, 2007).
Nonostante i successi, Rob Zombie non ha mai dimenticato le sue origini di artista rock ed in tutti i suoi lavori ha dedicato grande attenzione alla musica. Se in precedenza si poteva riscontrare il suo tocco (ad esempio ne La casa dei 1000 corpi la colonna sonora è interamente sua), nel nuovo film Le streghe di Salem, Zombie passa il testimone a John 5, pur rimanendone attento supervisore.
La pellicola ha come punto focale la musica; la protagonista Heidi, interpretata da Sheri Moon Zombie, moglie del regista, è deejay di una radio locale di Salem. La sua vita, e la tensione filmica, cambiano quando Heidi riceve un vinile in regalo; le note del disco entrano nelle vene della ragazza tanto da farle perdere il contatto con la realtà.
Il ritorno delle streghe di Salem e l’impetuosa discesa agli infermi sono strettamente connessi con l’oggetto musicale.
Per una trama del genere, le sonorità devono necessariamente essere eclettiche e suggestive. I brani sono in netto conflitto tra loro perché devono seguire il vortice di follia che insegue la protagonista; la musica è quindi stridente e di grande impatto.
Entrare nel film di Rob Zombie significa entrare in un mondo distorto e ipnotico, e proprio per questo la colonna sonora svolge l’importante funzione di ampliare la suggestione e la tensione. I ventuno pezzi della compilation, diversi tra loro, sono integrati magistralmente con le scene, tanto da far apparire le due arti un tutt’uno agli occhi dello spettatore. Lo stretto legame tra visione e ascolto è notevole nel lavoro di John5 che adegua, e quasi accantona, il virtuosismo della sua chitarra ai movimenti scenici, non dimenticando mai di stupire lo spettatore.
John5, come già accennato, abbandona il tanto amato metal per comporre sonorità spettacolarizzanti e che lascino la tensione sempre sul filo del rasoio.
The Curse of Margaret Morgan, la seconda traccia della compilation, si pone su due piani d’ascolto; il sottofondo è delicato, quasi idilliaco e angelico, mentre il piano predominante è fastidioso, rumoroso e di certo inquietante.
Il chitarrista continua il beffardo gioco di contrapposizioni con la traccia numero 5, A Special Child. L’ironia la si percepisce nel suono giocondo e delicato della melodia e nel titolo della canzone, in cui si definisce il prossimo nascituro come speciale, mentre lo spettatore viene bombardato di immagini riferite alla nascita del bimbo del demonio.
Three Sisters invece ripercorre la classicità dei film gotici, dove si mescolano insieme meraviglia, curiosità e angoscia. La melodia è composta come un’aria luminosa e traspare immediatamente il richiamo all’elemento femminile, poiché si sentono dei leggeri sussulti che somigliano a respiri di donna.
Da questa leggerezza compositiva si discosta decisamente il tema principale del film, The Lords Theme. Qui si legge tutta la tensione allucinogena che percorre la pellicola, si sentono le distorsioni e le intenzioni ipnotiche della pellicola completa.
Nonostante il lavoro accurato ed eclettico di John5, Rob Zombie non poteva non affidarsi al suo bagaglio culturale personale, ampliando le composizioni dell’amico chitarrista con altre, e diverse, canzoni. Tra tutte spicca sicuramente The Spirit of Radio del gruppo canadese dei Rush; canzone forte e decisa, grande hit della musica rock.
Altra perla della compilation la troviamo nella scelta dei Leviathan the Fleeing Serpent, misteriosa band, su cui poco si sa, e che ascoltiamo nella traccia numero 7 con Crushing the Ritual. Lo stile, soprattutto scenico, è quello dello Zombie musicista, con un tono ancora più crudo ed un’intonazione potente ed aggressiva, unica nota metal dell’intera composizione.
Il continuo alternarsi di stili e suono si completa nella scelta del gruppo ipnotico e psichedelico per eccelenza: i Velvet Underground. Venus in Furs e All Tomorrow’s Parties completano I toni allucinogeni della pellicola, con un perfetto mix di lentezza, rumore stridente e suono sperimentale. Il regista ha affermato di aver scelto i Velvet Underground per avere all’interno del film delle sonorità semplici e facili da ricordare, in modo da poter accostare l’immagine ad un suono orecchiabile.
Oltre a questo, l’ascolto dei due singoli aggiunge un tono acuto ed acido alle scene orrorifiche, dando allo spettatore la sensazione di continuo contrasto tra immagine e musica discordante, quasi fosse dentro una stanza chiusa e fosse bombardato da figure e rumori, un po’ alla Arancia Meccanica (A Clockwork Orange, Stanley Kubrick, 1971), per intendersi.
Si può definire Le streghe di Salem come il lavoro diverso e più sperimentale di Rob Zombie, dove il regista si distacca dal suo terreno conosciuto per approdare su uno lento e disciplinato su ansia e paranoia invece che su immagini spaventose; si gioca con il gotico e con il fascino terrorizzante del demonio tralasciando la crudezza estrema del passato.
Ma il lavoro sulla colonna sonora non può, anch’esso, essere definito diverso. Zombie ha curato alla perfezione tutte le musiche dei suoi film e in tutti i suoi film la musica ha avuto un ruolo decisivo ed insostituibile.
Anche qui lo svolgimento è lo stesso e la continuità di lavoro è assolutamente letta in chiave positiva.
1. ‘Open Wide the Gates’
2. ‘The Curse of Margaret Morgan’ – John 5 & Griffin Boyce
3. ‘Blinded by the Light‘ – Manfred Mann
4. ‘No Person in Number Five’
5. ‘A Special Child’ – John 5 & Griffin Boyce
6. ‘Our Philosophy’
7. ‘Crushing the Ritual’ – Leviathan the Fleeing Serpent
8. ‘Give it to me Baby’ – Rick James
9. ‘Ladies Choice’
10. ‘The Spirit of Radio’ – Rush
11. ‘Smash or Trash’
12. ‘The Lords Theme’ – John 5 & Griffin Boyce
13. ‘Salem Rocks’
14. ‘Venus in Furs’ – The Velvet Underground
15. ‘Three Sisters’ – John 5 & Griffin Boyce
16. You Know What I Think?’
17. ‘I’ll Always Know’ – John 5 & Griffin Boyce
18. ‘Apartment Five’
19. ‘Lords Hear Us’
20. ‘All Tomorrow’s Parties’ – The Velvet Underground
21. ‘WIQZ News’