Cattivissimo Me 2

Regia: Pierre Coffin, Chris Renaud
Anno: 2013

363 milioni di euro di incasso negli USA; più di 5 milioni nel primo weekend in Italia. A volte bastano i numeri per valutare l’indice di gradimento del pubblico e la grande fiducia data a Cattivissimo Me 2 (Despicable Me 2), sulla scia del sorprendente successo del primo capitolo del 2010.

La trasformazione di Gru è ormai completa. È ora un padre amorevole a cui manca solo una compagna. Nella tutt’altro che semplice vita da genitore single del protagonista irrompe all’improvviso una presenza femminile; dopo una spassosa festa di compleanno, organizzata per la piccola Agnès, Gru viene rapito da Lucy Wilde, agente della Lega Anti Cattivi. Al cospetto del presidente dell’organizzazione spionistica, l’ex cattivo capace di rubare la luna, ora produttore di “marmellose”, accetta di collaborare per sventare una nuova terribile minaccia per il mondo: qualcuno si è impossessato del pericoloso siero “PX41” capace di trasformare ogni essere in uno spaventoso mostro viola. I primi sospetti di Gru si concentrano su Eduardo, proprietario di un ristorante americano, ma le indagini sembrano seguire piste diverse. Mentre continua la ricerca di qualche indizio probatorio, i simpatici Minion scompaiono misteriosamente.

Sono proprio gli esserini gialli con la loro irresistibile carica di allegria a ritagliarsi uno spazio da assoluti protagonisti in questo sequel che punta tutto sulla comicità; capita così di assistere alle classiche scivolate sulle bucce di banana, immagine che ben rappresenta la slapstick comedy originaria dei primi anni Venti. Nella scena del principio d’incendio domestico s’intravedono anche aspetti del sottogenere dello slow burn in cui basta una scintilla per scatenare gag di causa-effetto a ripetizione. Talvolta, nel relazionarsi tra loro in modo esageratamente goffo e buffo, i Minion ricordano lo stile che ha caratterizzato le più celebri sequenze di Stanlio & Ollio. Il linguaggio verbale utilizzato è quello di un bambino di tre anni che, in modo anche confusionario, riesce comunque a farsi capire.

L’irresistibile forza comica e la genuina semplicità riescono a sopperire a una trama che, sebbene sfrutti il dinamismo e meccanismi tipici della spy-story, procede in modo lineare senza grossi con colpi di scena, tutti peraltro prevedibili. Il racconto filmico ricorre raramente a salti temporali; uno di essi ci mostra il primo imbarazzante approccio amoroso di Gru secondo lo stile Griffin, serie televisiva in cui c’è un continuo ricorso al flashback in chiave grottesca. Il pathos derivante dell’indagine cede il passo alla commedia dei buoni sentimenti. Il film mette sul piatto diversi temi, dalla triste assenza di una madre alle love story di ogni età. Argomenti però solo accennati, che restano sulla superficie semantica del film senza approfondimento, come in fondo è giusto che sia in un’animazione formato famiglia.

Seguendo la ricetta della continuità, con l’aggiunta di qualche espediente narrativo e un pizzico di buoni sentimenti, Cattivissimo Me 2 sta raccogliendo nuovi consensi, assicurando le risate attese. E per i tantissimi fan dei Minion non resta che attendere lo spin-off che li vedrà, per la prima volta, cimentarsi nel ruolo di attori protagonisti.